Case coraggiose

L’alloggio diffuso
che crea integrazione

Un sistema di accoglienza diffusa dei braccianti che ogni anno arrivano in Italia per lavorare nei campi favorisce l’integrazione dei lavoratori e aiuta a contrastare lo svuotamento progressivo di certi borghi della campagna italiana.

Oltre a offrire condizioni più dignitose rispetto a ghetti e tendopoli, un’equa distribuzione dei braccianti presso diversi comuni è più sostenibile dal punto di vista sociale ma anche economico, come dimostra l’esempio di Drosi. Il paese, che si stava spopolando, ha affittato ai braccianti 24 appartamenti vuoti da anni, a prezzi calmierati.

Questo ha creato l’occasione per i lavoratori giovani e stranieri di mescolarsi con gli abitanti locali, tendenzialmente più anziani. Ha rivitalizzato il paese evitando agli immobili di cadere in rovina per abbandono. E ha dato nuova linfa alle piccole attività commerciali del paese: dalla bottega al bar, dal centro ricreativo al minimarket.

Ghettopoli d’Italia

Sankarà

San Severo, Puglia