Un collocamento
molto speciale

Quel patto per disarmare
le mafie del lavoro nero

Oggi in Italia il caporalato rappresenta il principale sistema d’intermediazione fra domanda e offerta di manodopera. Al di là del senso dispregiativo associato a questo termine per via della natura parassitaria di chi sfrutta il lavoro altrui, il caporale fornisce un servizio utile al sistema agricolo.

Gli imprenditori agricoli hanno bisogno di grande flessibilità nel disporre di stagionali: spesso servono tante braccia concentrate in un breve lasso di tempo, magari senza preavviso, come quando si deve raccogliere in fretta per via del maltempo inatteso. Di qui l’esigenza di trovare sistemi trasparenti, alternativi a quello del caporalato, per favorire l’incontro fra domanda e offerta di lavoro.

Lo sportello per l’impiego aperto a Castelvetrano – nato da un’intesa fra istituzioni, sindacati e associazioni datoriali – rappresenta una buona pratica che potrebbe essere replicata sul territorio italiano: crea una piazza pubblica a cui le imprese possono rivolgersi per assumere in modo trasparente e flessibile la manodopera di cui hanno bisogno.

Agro-made in Italy:
tesoro da 30 miliardi

L’antidoto al caporalato